Le cellule sono piccole, lo sanno tutti, ma quanto piccole? E gli oggetti, il DNA, le proteine, i metaboliti che stanno dentro le cellule, sono ancora più piccoli (ovvio, visto che stanno dentro) ma quanto più piccoli?

Il mondo cellulare è molto diverso da quello che noi viviamo nella quotidianità. Tuttavia è possibile figurarcelo, grazie ad una gran mole di dati ottenuti sperimentalmente negli ultimi 20 anni ed alle tecniche di visualizzazione sviluppate nel mondo del cinema e dei videogiochi.

Per riuscire ad avere un’idea delle dimensioni relative dei componenti cellulari, abbiamo escogitato un trucco, semplice ma efficace: una scala percettiva il cui metro di misura è il gatto.

Utilizzando il gatto (rimpicciolito di dieci milioni di volte), possiamo avere una comprensione diretta delle dimensioni di tutto ciò che si trova nelle cellule e, di conseguenza, possiamo interpretare gli eventi biologici anche in termini di dimensioni.

Monica Zoppè Istituto di Fisiologia Clinica – CNR di Pisa

Monica Zoppè, laureata in Biologia a Milano, ha lavorato presso diversi laboratori in Italia e all’Estero. Dal 2002 è a Pisa, presso l’istituto di Fisiologia Clinica del CNR, dove dirige l’Unità di Visualizzazione Scientifica (SciVis), la cui ricerca, fortemente interdisciplinare, si concentra sulla visualizzazione delle strutture cellulari, comprese le proteine ed altre macromolecole di interesse biologico.<(p>

Ultime modifiche: mercoledì, 9 dicembre 2020, 12:06